


Dal 2017, il 7 febbraio si celebra la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. Da più di 10 anni grazie all’intuizione del prof. Marco Cannarella, referente del Dipartimento di Diritto, e il supporto della prof.ssa RosaAnna Bellistri, referente scolastica per il bullismo e cyberbullismo, il Ruiz collabora con la Polizia postale.
Venerdì 7 febbraio il direttore tecnico capo del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Catania, Letterio Freni, insieme al collega, agente speciale Mario Bonanno, hanno incontrato i nostri studenti delle classi prime illustrando i rischi legati ai social network, il fenomeno del cyberbullismo, dell’adescamento online e l’importanza della privacy e della sicurezza online, con un linguaggio semplice ma esplicito. Con video illustrativi e testimonianze reali, hanno fornito agli studenti le istruzioni su come navigare in modo sicuro in rete, evitando di cadere nelle trappole che sono sempre dietro l’angolo, spiegando anche l’importante funzione svolta dal Garante della privacy e la possibilità di contattarlo per segnalare episodi di bullismo sul web o di pubblicazione di contenuti privati, come foto o video, illustrando i reati di cyberbullismo, happy slapping, cyber stalking, violazione privacy e diffamazione che si rischia di commettere online, fino alla sostituzione di persona quando si usano i social network con un’età inferiore ai 14 anni.
“L’accesso ai social, spesso senza il controllo dei genitori, espone soprattutto i minorenni alla visione di contenuti inappropriati – ha spiegato Freni – con il rischio di precipitare nel vortice di challenge che possono portare alla morte. Spesso i ragazzi non percepiscono i danni e i rischi che corrono e mettono nei guai i loro genitori, ma è importante che abbiano la consapevolezza che i problemi si risolvono parlando con gli adulti in famiglia, che possono indicare la strada giusta da percorrere”.
0